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giovedì 24 novembre 2016
mercoledì 23 novembre 2016
martedì 22 novembre 2016
lunedì 21 novembre 2016
domenica 20 novembre 2016
sabato 19 novembre 2016
The Days After the Nights. Horizons for an Exhibition #2
There
are always days after the nights. This is not just a time axiom.
There are nights when dreams become nightmares and dawn is not only
light, but a new return to life. There are nights when the desire to
go away is as irrepressible as the desire to stop... going.
There
are nights when the bombings leave bright trails and you wonder with
open eyes if they are fireworks. And then there are the dark nights
of life, those that never end and that you spend in a wine bar
drinking the last glass of a useless and very narcotic liquid.
Vittorio Amadio draws and colours these days and their horizons, he
enlarges and outlines them, thus representing the daytime vision of
nocturnal paranoia with a thin grey black and white line.
There are
all the possible horizons: sea and land, mountain and desert areas,
post-war and post- nuclear, idyllic and real, oneiric and material
ones. They come one behind the other, and the line acquires the
importance of an existential dimension that affects the heart and
caresses the mind, makes us dream and be moved. They chase each
other, and the result is a walk on the beach after the storm, a
desert shattered by smart bombs similar to the lonely thoughts of a
love-and-regret-sick clochard. This is the content of ‘’The days
after the nights”, an endless strip to be read as a comics, the
only possible defence in a world of frustrated romantics.
venerdì 18 novembre 2016
I giorni dopo la notte. Orizzonti per una mostra #1
Ci
sono sempre giorni dopo la notte. E non è un assioma temporale. Ci
sono notti in cui i sogni diventano incubi e l’alba non è solo la
luce, ma l’inizio del ritorno alla vita. Ci sono notti in cui la
voglia di andare è irrefrenabile come quella di smettere... di
andare. Ci sono notti in cui i bombardamenti disegnano scie luminose
e si resta con gli occhi aperti a chiedersi se non siano stelle
filanti. Poi ci sono le notti buie della vita, quelle che non
finiscono mai e che passi in un bar bevendo l’ultimo bicchiere di
un liquido inutile e parecchio narcotizzante. Tutti questi giorni, e
i profili d’orizzonte che li accompagnano, Vittorio Amadio li
disegna e li colora,
li slarga e li tratteggia, li compone in un
unico che forma la sottile linea grigia e nera e bianca della visione
diurna di tante paranoie notturne. Ci sono tutti gli orizzonti
possibili: marini e terrestri, montani e desertici, postbellici e
post-nucleari, idilliaci e reali, onirici e materici. Si susseguono
uno dietro l’altro, e la linea si fa importante e assume la
corposità di una dimensione esistenziale che un po’ prende il
cuore, un po’ accarezza la mente, spesso fa sognare, spesso
emozionare. Se si inseguono, uno dopo l’altro, uno dietro
all’altro, il risultato è quello di una camminata sulla spiaggia
devastata dalla burrasca, di un deserto sconquassato da bombe
intelligenti tanto quanto i pensieri di solitudine che accarezzano i
clochard dell’amore malati di rimpianto. Tutto questo si vede, e si
segue, in “I giorni dopo la notte”, un’infinita strip da
leggere come un fumetto, unica difesa possibile in un mondo di
romantici incalliti e un po’ (tanto) frustrati.
Massimo Consorti
giovedì 17 novembre 2016
mercoledì 16 novembre 2016
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mercoledì 2 novembre 2016
martedì 1 novembre 2016
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