sabato 30 novembre 2013

I volti e i santi di dicembre. 1 dicembre: Ansano


Ansano

L'aria rarefà. Il vento addolcisce. Il freddo punge meno e anche la neve scende lenta e dolce e melodiosa e calda. Dicembre trasforma la natura e i fenomeni sono meno invasivi, mentre scorrono le foto di Babbo Natale sul tablet. Anche Google si veste di Natale, come Facebook e Twitter rendendolo globale a tutte le latitudini e in ogni comunità di credenti e atei. I grandi magazzini dei sogni inseguiti sono pieni di illusioni e la capanna della favola della natività si materializza nelle mense della Caritas. Eppure Natale emoziona anche i clochard di Pont Neuf, che si trasformano in amanti aspettando la luna. Amadio li dipinge e li trasforma in santi perché alla fine, i santi sono proprio loro. 

venerdì 29 novembre 2013

I volti e i santi di novembre. 30 novembre: Duccio


Duccio

Plana la nebbia di novembre e ovatta il mondo. Scende sui tetti e sui cipressi, mentre il vino ribolle e le caldarroste profumano l'aria della cucina che sa di polenta. Un'ode carducciana. Potrebbe essere l'incipit per un novembre turbolento, per forze stanche e speranze deluse, per un mondo che, pur girando, non cambia. Vengono fuori i santi. E sono sempre loro, i taumaturghi di un universo talmente incasinato da non porsi più domande. Sono i santi e i volti di Vittorio Amadio, quelli dipinti per pensare. Un po'. Magari poco.

giovedì 28 novembre 2013

I volti e i santi di novembre. 29 novembre: Saturnino Martire


Saturnino Martire

Plana la nebbia di novembre e ovatta il mondo. Scende sui tetti e sui cipressi, mentre il vino ribolle e le caldarroste profumano l'aria della cucina che sa di polenta. Un'ode carducciana. Potrebbe essere l'incipit per un novembre turbolento, per forze stanche e speranze deluse, per un mondo che, pur girando, non cambia. Vengono fuori i santi. E sono sempre loro, i taumaturghi di un universo talmente incasinato da non porsi più domande. Sono i santi e i volti di Vittorio Amadio, quelli dipinti per pensare. Un po'. Magari poco.

mercoledì 27 novembre 2013

I volti e i santi di novembre. 28 novembre: Giacomo


Giacomo

Plana la nebbia di novembre e ovatta il mondo. Scende sui tetti e sui cipressi, mentre il vino ribolle e le caldarroste profumano l'aria della cucina che sa di polenta. Un'ode carducciana. Potrebbe essere l'incipit per un novembre turbolento, per forze stanche e speranze deluse, per un mondo che, pur girando, non cambia. Vengono fuori i santi. E sono sempre loro, i taumaturghi di un universo talmente incasinato da non porsi più domande. Sono i santi e i volti di Vittorio Amadio, quelli dipinti per pensare. Un po'. Magari poco.

martedì 26 novembre 2013

I volti e i santi di novembre. 27 novembre: Massimo


Massimo

Plana la nebbia di novembre e ovatta il mondo. Scende sui tetti e sui cipressi, mentre il vino ribolle e le caldarroste profumano l'aria della cucina che sa di polenta. Un'ode carducciana. Potrebbe essere l'incipit per un novembre turbolento, per forze stanche e speranze deluse, per un mondo che, pur girando, non cambia. Vengono fuori i santi. E sono sempre loro, i taumaturghi di un universo talmente incasinato da non porsi più domande. Sono i santi e i volti di Vittorio Amadio, quelli dipinti per pensare. Un po'. Magari poco.

lunedì 25 novembre 2013

I volti e i santi di novembre. 26 novembre: Corrado Vescovo


Corrado Vescovo

Plana la nebbia di novembre e ovatta il mondo. Scende sui tetti e sui cipressi, mentre il vino ribolle e le caldarroste profumano l'aria della cucina che sa di polenta. Un'ode carducciana. Potrebbe essere l'incipit per un novembre turbolento, per forze stanche e speranze deluse, per un mondo che, pur girando, non cambia. Vengono fuori i santi. E sono sempre loro, i taumaturghi di un universo talmente incasinato da non porsi più domande. Sono i santi e i volti di Vittorio Amadio, quelli dipinti per pensare. Un po'. Magari poco.

domenica 24 novembre 2013

I volti e i santi di novembre. 25 novembre: Caterina d'Alessandria


Caterina d'Alessandria

Plana la nebbia di novembre e ovatta il mondo. Scende sui tetti e sui cipressi, mentre il vino ribolle e le caldarroste profumano l'aria della cucina che sa di polenta. Un'ode carducciana. Potrebbe essere l'incipit per un novembre turbolento, per forze stanche e speranze deluse, per un mondo che, pur girando, non cambia. Vengono fuori i santi. E sono sempre loro, i taumaturghi di un universo talmente incasinato da non porsi più domande. Sono i santi e i volti di Vittorio Amadio, quelli dipinti per pensare. Un po'. Magari poco.

sabato 23 novembre 2013

I volti e i santi di novembre. 24 novembre: Flora


Flora

Plana la nebbia di novembre, e ovatta il mondo. Scende sui tetti e sui cipressi, mentre il vino ribolle e le caldarroste profumano l'aria della cucina che sa di polenta. Un'ode carducciana. Potrebbe essere l'incipit per un novembre turbolento, per forze stanche e speranze deluse, per un mondo che, pur girando, non cambia. Vengono fuori i santi. E sono sempre loro, i taumaturghi di un universo talmente incasinato da non porsi più domande. Sono i santi e i volti di Vittorio Amadio, quelli dipinti per pensare. Un po'. Magari poco.

venerdì 22 novembre 2013

I volti e i santi di novembre. 23 novembre: Clemente Papa


Clemente Papa

Plana la nebbia di novembre e ovatta il mondo. Scende sui tetti e sui cipressi, mentre il vino ribolle e le caldarroste profumano l'aria della cucina che sa di polenta. Un'ode carducciana. Potrebbe essere l'incipit per un novembre turbolento, per forze stanche e speranze deluse, per un mondo che, pur girando, non cambia. Vengono fuori i santi. E sono sempre loro, i taumaturghi di un universo talmente incasinato da non porsi più domande. Sono i santi e i volti di Vittorio Amadio, quelli dipinti per pensare. Un po'. Magari poco.

giovedì 21 novembre 2013

I volti e i santi di novembre. 22 novembre: Cecilia


Cecilia

Plana la nebbia di novembre e ovatta il mondo. Scende sui tetti e sui cipressi, mentre il vino ribolle e le caldarroste profumano l'aria della cucina che sa di polenta. Un'ode carducciana. Potrebbe essere l'incipit per un novembre turbolento, per forze stanche e speranze deluse, per un mondo che, pur girando, non cambia. Vengono fuori i santi. E sono sempre loro, i taumaturghi di un universo talmente incasinato da non porsi più domande. Sono i santi e i volti di Vittorio Amadio, quelli dipinti per pensare. Un po'. Magari poco.

mercoledì 20 novembre 2013

I volti e i santi di novembre. 21 novembre: Presentazione


Presentazione

Plana la nebbia di novembre e ovatta il mondo. Scende sui tetti e sui cipressi, mentre il vino ribolle e le caldarroste profumano l'aria della cucina che sa di polenta. Un'ode carducciana. Potrebbe essere l'incipit per un novembre turbolento, per forze stanche e speranze deluse, per un mondo che, pur girando, non cambia. Vengono fuori i santi. E sono sempre loro, i taumaturghi di un universo talmente incasinato da non porsi più domande. Sono i santi e i volti di Vittorio Amadio, quelli dipinti per pensare. Un po'. Magari poco.

martedì 19 novembre 2013

I volti e i santi di novembre. 20 novembre: Benigno


Benigno

Plana la nebbia di novembre e ovatta il mondo. Scende sui tetti e sui cipressi, mentre il vino ribolle e le caldarroste profumano l'aria della cucina che sa di polenta. Un'ode carducciana. Potrebbe essere l'incipit per un novembre turbolento, per forze stanche e speranze deluse, per un mondo che, pur girando, non cambia. Vengono fuori i santi. E sono sempre loro, i taumaturghi di un universo talmente incasinato da non porsi più domande. Sono i santi e i volti di Vittorio Amadio, quelli dipinti per pensare. Un po'. Magari poco.

lunedì 18 novembre 2013

I volti e i santi di novembre. 19 novembre: Fausto Martire


Fausto Martire

Plana la nebbia di novembre e ovatta il mondo. Scende sui tetti e sui cipressi, mentre il vino ribolle e le caldarroste profumano l'aria della cucina che sa di polenta. Un'ode carducciana. Potrebbe essere l'incipit per un novembre turbolento, per forze stanche e speranze deluse, per un mondo che, pur girando, non cambia. Vengono fuori i santi. E sono sempre loro, i taumaturghi di un universo talmente incasinato da non porsi più domande. Sono i santi e i volti di Vittorio Amadio, quelli dipinti per pensare. Un po'. Magari poco.

domenica 17 novembre 2013

I volti e i santi di novembre. 18 novembre: Oddone Abate


Oddone Abate

Plana la nebbia di novembre e ovatta il mondo. Scende sui tetti e sui cipressi, mentre il vino ribolle e le caldarroste profumano l'aria della cucina che sa di polenta. Un'ode carducciana. Potrebbe essere l'incipit per un novembre turbolento, per forze stanche e speranze deluse, per un mondo che, pur girando, non cambia. Vengono fuori i santi. E sono sempre loro, i taumaturghi di un universo talmente incasinato da non porsi più domande. Sono i santi e i volti di Vittorio Amadio, quelli dipinti per pensare. Un po'. Magari poco.

sabato 16 novembre 2013

I volti e i santi di novembre. 17 novembre: Elisabetta


Elisabetta

Plana la nebbia di novembre, e ovatta il mondo. Scende sui tetti e sui cipressi, mentre il vino ribolle e le caldarroste profumano l'aria della cucina che sa di polenta. Un'ode carducciana. Potrebbe essere l'incipit per un novembre turbolento, per forze stanche e speranze deluse, per un mondo che, pur girando, non cambia. Vengono fuori i santi. E sono sempre loro, i taumaturghi di un universo talmente incasinato da non porsi più domande. Sono i santi e i volti di Vittorio Amadio, quelli dipinti per pensare. Un po'. Magari poco.

venerdì 15 novembre 2013

I volti e i santi di novembre. 16 novembre: Margherita di Scozia


Margherita di Scozia

Plana la nebbia di novembre e ovatta il mondo. Scende sui tetti e sui cipressi, mentre il vino ribolle e le caldarroste profumano l'aria della cucina che sa di polenta. Un'ode carducciana. Potrebbe essere l'incipit per un novembre turbolento, per forze stanche e speranze deluse, per un mondo che, pur girando, non cambia. Vengono fuori i santi. E sono sempre loro, i taumaturghi di un universo talmente incasinato da non porsi più domande. Sono i santi e i volti di Vittorio Amadio, quelli dipinti per pensare. Un po'. Magari poco.

giovedì 14 novembre 2013

I volti e i santi di novembre. 15 novembre: Alberto Martire


Alberto Martire

Plana la nebbia di novembre e ovatta il mondo. Scende sui tetti e sui cipressi, mentre il vino ribolle e le caldarroste profumano l'aria della cucina che sa di polenta. Un'ode carducciana. Potrebbe essere l'incipit per un novembre turbolento, per forze stanche e speranze deluse, per un mondo che, pur girando, non cambia. Vengono fuori i santi. E sono sempre loro, i taumaturghi di un universo talmente incasinato da non porsi più domande. Sono i santi e i volti di Vittorio Amadio, quelli dipinti per pensare. Un po'. Magari poco.

mercoledì 13 novembre 2013

I volti e i santi di novembre. 14 novembre: Giocondo Vescovo


Giocondo Vescovo

Plana la nebbia di novembre e ovatta il mondo. Scende sui tetti e sui cipressi, mentre il vino ribolle e le caldarroste profumano l'aria della cucina che sa di polenta. Un'ode carducciana. Potrebbe essere l'incipit per un novembre turbolento, per forze stanche e speranze deluse, per un mondo che, pur girando, non cambia. Vengono fuori i santi. E sono sempre loro, i taumaturghi di un universo talmente incasinato da non porsi più domande. Sono i santi e i volti di Vittorio Amadio, quelli dipinti per pensare. Un po'. Magari poco.


martedì 12 novembre 2013

I volti e i santi di novembre. 13 novembre: Omobono


Omobono

Plana la nebbia di novembre e ovatta il mondo. Scende sui tetti e sui cipressi, mentre il vino ribolle e le caldarroste profumano l'aria della cucina che sa di polenta. Un'ode carducciana. Potrebbe essere l'incipit per un novembre turbolento, per forze stanche e speranze deluse, per un mondo che, pur girando, non cambia. Vengono fuori i santi. E sono sempre loro, i taumaturghi di un universo talmente incasinato da non porsi più domande. Sono i santi e i volti di Vittorio Amadio, quelli dipinti per pensare. Un po'. Magari poco.



lunedì 11 novembre 2013

I volti e i santi di novembre. 12 novembre: Renato


Renato

Plana la nebbia di novembre e ovatta il mondo. Scende sui tetti e sui cipressi, mentre il vino ribolle e le caldarroste profumano l'aria della cucina che sa di polenta. Un'ode carducciana. Potrebbe essere l'incipit per un novembre turbolento, per forze stanche e speranze deluse, per un mondo che, pur girando, non cambia. Vengono fuori i santi. E sono sempre loro, i taumaturghi di un universo talmente incasinato da non porsi più domande. Sono i santi e i volti di Vittorio Amadio, quelli dipinti per pensare. Un po'. Magari poco.

domenica 10 novembre 2013

I volti e i santi di novembre. 11 novembre: Martino di Tours


Martino di Tours

Plana la nebbia di novembre e ovatta il mondo. Scende sui tetti e sui cipressi, mentre il vino ribolle e le caldarroste profumano l'aria della cucina che sa di polenta. Un'ode carducciana. Potrebbe essere l'incipit per un novembre turbolento, per forze stanche e speranze deluse, per un mondo che, pur girando, non cambia. Vengono fuori i santi. E sono sempre loro, i taumaturghi di un universo talmente incasinato da non porsi più domande. Sono i santi e i volti di Vittorio Amadio, quelli dipinti per pensare. Un po'. Magari poco.

sabato 9 novembre 2013

I volti e i santi di novembre. 10 novembre: Leone Magno


Leone Magno

Plana la nebbia di novembre, e ovatta il mondo. Scende sui tetti e sui cipressi, mentre il vino ribolle e le caldarroste profumano l'aria della cucina che sa di polenta. Un'ode carducciana. Potrebbe essere l'incipit per un novembre turbolento, per forze stanche e speranze deluse, per un mondo che, pur girando, non cambia. Vengono fuori i santi. E sono sempre loro, i taumaturghi di un universo talmente incasinato da non porsi più domande. Sono i santi e i volti di Vittorio Amadio, quelli dipinti per pensare. Un po'. Magari poco.

venerdì 8 novembre 2013

I volti e i santi di novembre. 9 novembre: Ornella


Ornella

Plana la nebbia di novembre e ovatta il mondo. Scende sui tetti e sui cipressi, mentre il vino ribolle e le caldarroste profumano l'aria della cucina che sa di polenta. Un'ode carducciana. Potrebbe essere l'incipit per un novembre turbolento, per forze stanche e speranze deluse, per un mondo che, pur girando, non cambia. Vengono fuori i santi. E sono sempre loro, i taumaturghi di un universo talmente incasinato da non porsi più domande. Sono i santi e i volti di Vittorio Amadio, quelli dipinti per pensare. Un po'. Magari poco.

giovedì 7 novembre 2013

I volti e i santi di novembre. 8 novembre: Goffredo Vescovo


Goffredo Vescovo


Plana la nebbia di novembre e ovatta il mondo. Scende sui tetti e sui cipressi, mentre il vino ribolle e le caldarroste profumano l'aria della cucina che sa di polenta. Un'ode carducciana. Potrebbe essere l'incipit per un novembre turbolento, per forze stanche e speranze deluse, per un mondo che, pur girando, non cambia. Vengono fuori i santi. E sono sempre loro, i taumaturghi di un universo talmente incasinato da non porsi più domande. Sono i santi e i volti di Vittorio Amadio, quelli dipinti per pensare. Un po'. Magari poco.

mercoledì 6 novembre 2013

I volti e i santi di novembre. 7 novembre: Ernesto Abate


Ernesto Abate

Plana la nebbia di novembre e ovatta il mondo. Scende sui tetti e sui cipressi, mentre il vino ribolle e le caldarroste profumano l'aria della cucina che sa di polenta. Un'ode carducciana. Potrebbe essere l'incipit per un novembre turbolento, per forze stanche e speranze deluse, per un mondo che, pur girando, non cambia. Vengono fuori i santi. E sono sempre loro, i taumaturghi di un universo talmente incasinato da non porsi più domande. Sono i santi e i volti di Vittorio Amadio, quelli dipinti per pensare. Un po'. Magari poco.

martedì 5 novembre 2013

I volti e i santi di novembre. 6 novembre: Leonardo Abate


Leonardo Abate

Plana la nebbia di novembre e ovatta il mondo. Scende sui tetti e sui cipressi, mentre il vino ribolle e le caldarroste profumano l'aria della cucina che sa di polenta. Un'ode carducciana. Potrebbe essere l'incipit per un novembre turbolento, per forze stanche e speranze deluse, per un mondo che, pur girando, non cambia. Vengono fuori i santi. E sono sempre loro, i taumaturghi di un universo talmente incasinato da non porsi più domande. Sono i santi e i volti di Vittorio Amadio, quelli dipinti per pensare. Un po'. Magari poco.

lunedì 4 novembre 2013

I volti e i santi di novembre. 5 novembre: Zaccaria


Zaccaria

Plana la nebbia di novembre e ovatta il mondo. Scende sui tetti e sui cipressi, mentre il vino ribolle e le caldarroste profumano l'aria della cucina che sa di polenta. Un'ode carducciana. Potrebbe essere l'incipit per un novembre turbolento, per forze stanche e speranze deluse, per un mondo che, pur girando, non cambia. Vengono fuori i santi. E sono sempre loro, i taumaturghi di un universo talmente incasinato da non porsi più domande. Sono i santi e i volti di Vittorio Amadio, quelli dipinti per pensare. Un po'. Magari poco.

domenica 3 novembre 2013

I volti e i santi di novembre. 4 novembre: Carlo Borromeo


Carlo Borromeo

Plana la nebbia di novembre e ovatta il mondo. Scende sui tetti e sui cipressi, mentre il vino ribolle e le caldarroste profumano l'aria della cucina che sa di polenta. Un'ode carducciana. Potrebbe essere l'incipit per un novembre turbolento, per forze stanche e speranze deluse, per un mondo che, pur girando, non cambia. Vengono fuori i santi. E sono sempre loro, i taumaturghi di un universo talmente incasinato da non porsi più domande. Sono i santi e i volti di Vittorio Amadio, quelli dipinti per pensare. Un po'. Magari poco.


sabato 2 novembre 2013

I volti e i santi di novembre. 3 novembre: Martino


Martino

Plana la nebbia di novembre, e ovatta il mondo. Scende sui tetti e sui cipressi, mentre il vino ribolle e le caldarroste profumano l'aria della cucina che sa di polenta. Un'ode carducciana. Potrebbe essere l'incipit per un novembre turbolento, per forze stanche e speranze deluse, per un mondo che, pur girando, non cambia. Vengono fuori i santi. E sono sempre loro, i taumaturghi di un universo talmente incasinato da non porsi più domande. Sono i santi e i volti di Vittorio Amadio, quelli dipinti per pensare. Un po'. Magari poco.

venerdì 1 novembre 2013

I volti e i santi di novembre. 2 novembre: Tutti i Morti


Tutti i Morti

Plana la nebbia di novembre, e ovatta il mondo. Scende sui tetti e sui cipressi, mentre il vino ribolle e le caldarroste profumano l'aria della cucina che sa di polenta. Un'ode carducciana. Potrebbe essere l'incipit per un novembre turbolento, per forze stanche e speranze deluse, per un mondo che, pur girando, non cambia. Vengono fuori i santi. E sono sempre loro, i taumaturghi di un universo talmente incasinato da non porsi più domande. Sono i santi e i volti di Vittorio Amadio, quelli dipinti per pensare. Un po'. Magari poco.