Zaccaria
Plana
la nebbia di novembre e ovatta il mondo. Scende sui tetti e sui
cipressi, mentre il vino ribolle e le caldarroste profumano l'aria
della cucina che sa di polenta. Un'ode carducciana. Potrebbe essere
l'incipit per un novembre turbolento, per forze stanche e speranze
deluse, per un mondo che, pur girando, non cambia. Vengono fuori i
santi. E sono sempre loro, i taumaturghi di un universo talmente
incasinato da non porsi più domande. Sono i santi e i volti di
Vittorio Amadio, quelli dipinti per pensare. Un po'. Magari poco.
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