venerdì 31 maggio 2013

Vittorio Amadio. I santi di Giugno. Giustino


In un tempo di solstizi impazziti, e di macchie solari minacciose, sembra che le stagioni siano diventate un intercalare lento di parole senza senso. In attesa dell'estate che verrà, resta il freddo dentro. Non è questione di coprire corpi e volti e santi, ma scoprire il buco nero del nostro io, quello in cui si precipita se non si prova a volare. E noi aleggiamo in un mondo senza confini, in un cielo non sempre pieno di stelle, in un'aria che tersa non è più. Guardiamo figure e ci stupiamo. Stupirsi è ciò che resta.

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