giovedì 23 maggio 2013

Inaugurata la mostra romana di Vittorio Amadio. Full immersion nell'arte del maestro di Castel di Lama







Se c'è un aspetto che colpisce della "personale" di Vittorio Amadio a Roma (ex Mulini Biondi, fino al 12 giugno), è il connubio fra arte e architettura che spicca prepotentemente nell'allestimento. Da una parte, c'è infatti l'estro creativo a tutto tondo, e con tutti i materiali possibili, del maestro di Castel di Lama. Dall'altra il rigore estetico.formale con il quale la Pro Arch BCD (acronimo di Gianfranco Brocchetti, Marco Maria Cupelloni e Fabrizio Delle Fratte),  ha inteso creare il percorso artistico-conoscitivo di un artista che fa delle forme e dei colori la sua mission spirituale. Così, sfruttando gli spazi delle nicchie nel muro, le travi del soffitto, e lasciando libero il "cammino" per i visitatori, la Pro Arch ha sistematizzato periodi e tendenze, ceramica e legno, opere acriliche e olii fino alle pregevoli incisioni che narrano di un mondo che c'è e facile da percepire, quanto complesso nella sua struttura narrativa. Illuminazione mirata, uso del plexiglass e dell'acciaio e di piedistalli di legno grezzo per le sculture, danno a una location degna di un set cinematografico, quel valore aggiunto che fa di una mostra, un'art exibition. Personaggi importanti, collezionisti, galleristi, artisti e studiosi hanno fatto da cornice a una personale destinata a far parlare di sé per l'omogeneità delle opere (visibilmente di un'unica mano) e l'eterogeneità dei supporti che ne reggono  tutta la forza espressiva e comunicativa.

Il link per il filmato su YouTube

http://youtu.be/4LY2kWSbvbA


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