Everest
Spruzzate
di neve come morsi sul collo. La natura insegue se stessa in una
corsa folle di fenomeni surreali. Niente è come prima e il deserto
sostituisce il clima temperato come schizofrenia la follia: prima
voci, poi un mondo altro. La neve cade lenta e può trasformarsi in
tempesta. Non è solo quella delle trincee e delle campagne militari
improbabili e non è solo quella che ammanta il Natale. Della neve
Amadio preferisce il momento positivo della crescita dell'erba, del
grano, dei fiori che nascono a primavera e i frutti d'estate. È la
neve del presepe che prende forma grazie all'ovatta, ed è proprio il
vivere ovattati che qualche volta manca.
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