Dunque...
(dalla Teogonia di Esiodo)
(dalla Teogonia di Esiodo)
Il
Chaos del greco antico è “spazio beante”, “spazio aperto”,
“voragine” nella sua accezione di “fesso, fenditura, burrone”
e quindi “abisso” dove sono “tenebrosità” e “oscurità”.
Il Kaos di Vittorio Amadio, nella visione quasi pop di quest'ultimo
percorso della sua ricerca artistica, è il tutto pieno indefinito
nel quale, ancora una volta, i colori rappresentano le voci di un
“coro” destinato a cantare all'unisono. Paesaggi immaginari,
lotte titaniche, riflessioni su sfondi e scenari diversi, personaggi
tratteggiati mai definiti, la superficie del mare vista dal fondo con
la danza di balene e capodogli, un countdown come un calendario che a
volte fa capolino, il fascino di un imballaggio che segna un
contrappunto. È il Χάος
di Vittorio Amadio, l'ennesimo, affascinante balletto di colori senza
coreografia.
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