J'entends
siffler le train. Scorrono, dietro finestrini colorati, i volti di
maggio. Gente che va lungo binari che il sole scalda in attesa di
bruciare. Si sente vicino, il fischio del treno, mentre i santi in
fila sfilano lungo le vie del Paradiso. Un corteo di anime e di nomi,
di nomi ridotti ad anime, di anime salve mai perdute. J'entends
siffler le train, il fischio di quella canzone che non tornerà più
a girare in un juke-box, perché catturata dall'ennesimo volo di
un'esistenza che la primavera rende meravigliosamente fiorita.