Rotola
luglio. Giorni che stancamente, uno dietro l'altro, dovrebbero
dettare i ritmi di una movida inesistente e invece si proiettano nel
buio delle fantasie scomparse. Così luglio rotola come rotolerà
agosto, in attesa che venga il tempo buono e che i santi ci diano una
mano a riconquistare il paradiso perduto che fu di Milton. Vivremo
luglio in attesa dei santi, vivendo di volti che almeno esistono.
domenica 30 giugno 2013
sabato 29 giugno 2013
30 giugno: Paolo
In un
tempo di solstizi impazziti, e di macchie solari minacciose, sembra
che le stagioni siano diventate un intercalare lento di parole senza
senso. In attesa dell'estate che verrà, resta il freddo dentro. Non
è questione di coprire corpi e volti e santi, ma scoprire il buco
nero del nostro io, quello in cui si precipita se non si prova a
volare. E noi aleggiamo in un mondo senza confini, in un cielo non
sempre pieno di stelle, in un'aria che tersa non è più. Guardiamo
figure e ci stupiamo. Stupirsi è ciò che resta.
venerdì 28 giugno 2013
29 giugno: Pietro
In un
tempo di solstizi impazziti, e di macchie solari minacciose, sembra
che le stagioni siano diventate un intercalare lento di parole senza
senso. In attesa dell'estate che verrà, resta il freddo dentro. Non
è questione di coprire corpi e volti e santi, ma scoprire il buco
nero del nostro io, quello in cui si precipita se non si prova a
volare. E noi aleggiamo in un mondo senza confini, in un cielo non
sempre pieno di stelle, in un'aria che tersa non è più. Guardiamo
figure e ci stupiamo. Stupirsi è ciò che resta.
giovedì 27 giugno 2013
28 giugno: Attilio
In un
tempo di solstizi impazziti, e di macchie solari minacciose, sembra
che le stagioni siano diventate un intercalare lento di parole senza
senso. In attesa dell'estate che verrà, resta il freddo dentro. Non
è questione di coprire corpi e volti e santi, ma scoprire il buco
nero del nostro io, quello in cui si precipita se non si prova a
volare. E noi aleggiamo in un mondo senza confini, in un cielo non
sempre pieno di stelle, in un'aria che tersa non è più. Guardiamo
figure e ci stupiamo. Stupirsi è ciò che resta.
mercoledì 26 giugno 2013
27 giugno: Cirillo d'Alessandria
In un
tempo di solstizi impazziti, e di macchie solari minacciose, sembra
che le stagioni siano diventate un intercalare lento di parole senza
senso. In attesa dell'estate che verrà, resta il freddo dentro. Non
è questione di coprire corpi e volti e santi, ma scoprire il buco
nero del nostro io, quello in cui si precipita se non si prova a
volare. E noi aleggiamo in un mondo senza confini, in un cielo non
sempre pieno di stelle, in un'aria che tersa non è più. Guardiamo
figure e ci stupiamo. Stupirsi è ciò che resta.
martedì 25 giugno 2013
26 giugno: Vigilio Vescovo
In un
tempo di solstizi impazziti, e di macchie solari minacciose, sembra
che le stagioni siano diventate un intercalare lento di parole senza
senso. In attesa dell'estate che verrà, resta il freddo dentro. Non
è questione di coprire corpi e volti e santi, ma scoprire il buco
nero del nostro io, quello in cui si precipita se non si prova a
volare. E noi aleggiamo in un mondo senza confini, in un cielo non
sempre pieno di stelle, in un'aria che tersa non è più. Guardiamo
figure e ci stupiamo. Stupirsi è ciò che resta.
lunedì 24 giugno 2013
25 giugno. Guglielmo Abate
In un
tempo di solstizi impazziti, e di macchie solari minacciose, sembra
che le stagioni siano diventate un intercalare lento di parole senza
senso. In attesa dell'estate che verrà, resta il freddo dentro. Non
è questione di coprire corpi e volti e santi, ma scoprire il buco
nero del nostro io, quello in cui si precipita se non si prova a
volare. E noi aleggiamo in un mondo senza confini, in un cielo non
sempre pieno di stelle, in un'aria che tersa non è più. Guardiamo
figure e ci stupiamo. Stupirsi è ciò che resta.
domenica 23 giugno 2013
24 giugno: Giovanni Battista
In un
tempo di solstizi impazziti, e di macchie solari minacciose, sembra
che le stagioni siano diventate un intercalare lento di parole senza
senso. In attesa dell'estate che verrà, resta il freddo dentro. Non
è questione di coprire corpi e volti e santi, ma scoprire il buco
nero del nostro io, quello in cui si precipita se non si prova a
volare. E noi aleggiamo in un mondo senza confini, in un cielo non
sempre pieno di stelle, in un'aria che tersa non è più. Guardiamo
figure e ci stupiamo. Stupirsi è ciò che resta.
sabato 22 giugno 2013
23 giugno: Lanfranco Vescovo
In un
tempo di solstizi impazziti, e di macchie solari minacciose, sembra
che le stagioni siano diventate un intercalare lento di parole senza
senso. In attesa dell'estate che verrà, resta il freddo dentro. Non
è questione di coprire corpi e volti e santi, ma scoprire il buco
nero del nostro io, quello in cui si precipita se non si prova a
volare. E noi aleggiamo in un mondo senza confini, in un cielo non
sempre pieno di stelle, in un'aria che tersa non è più. Guardiamo
figure e ci stupiamo. Stupirsi è ciò che resta.
venerdì 21 giugno 2013
22 giugno: Paolino da Nola
In un
tempo di solstizi impazziti, e di macchie solari minacciose, sembra
che le stagioni siano diventate un intercalare lento di parole senza
senso. In attesa dell'estate che verrà, resta il freddo dentro. Non
è questione di coprire corpi e volti e santi, ma scoprire il buco
nero del nostro io, quello in cui si precipita se non si prova a
volare. E noi aleggiamo in un mondo senza confini, in un cielo non
sempre pieno di stelle, in un'aria che tersa non è più. Guardiamo
figure e ci stupiamo. Stupirsi è ciò che resta.
giovedì 20 giugno 2013
21 giugno: Luigi Gonzaga
In un
tempo di solstizi impazziti, e di macchie solari minacciose, sembra
che le stagioni siano diventate un intercalare lento di parole senza
senso. In attesa dell'estate che verrà, resta il freddo dentro. Non
è questione di coprire corpi e volti e santi, ma scoprire il buco
nero del nostro io, quello in cui si precipita se non si prova a
volare. E noi aleggiamo in un mondo senza confini, in un cielo non
sempre pieno di stelle, in un'aria che tersa non è più. Guardiamo
figure e ci stupiamo. Stupirsi è ciò che resta.
mercoledì 19 giugno 2013
martedì 18 giugno 2013
lunedì 17 giugno 2013
domenica 16 giugno 2013
17 giugno: Gregorio
In un
tempo di solstizi impazziti, e di macchie solari minacciose, sembra
che le stagioni siano diventate un intercalare lento di parole senza
senso. In attesa dell'estate che verrà, resta il freddo dentro. Non
è questione di coprire corpi e volti e santi, ma scoprire il buco
nero del nostro io, quello in cui si precipita se non si prova a
volare. E noi aleggiamo in un mondo senza confini, in un cielo non
sempre pieno di stelle, in un'aria che tersa non è più. Guardiamo
figure e ci stupiamo. Stupirsi è ciò che resta.
16 giugno: Aureliano
In un
tempo di solstizi impazziti, e di macchie solari minacciose, sembra
che le stagioni siano diventate un intercalare lento di parole senza
senso. In attesa dell'estate che verrà, resta il freddo dentro. Non
è questione di coprire corpi e volti e santi, ma scoprire il buco
nero del nostro io, quello in cui si precipita se non si prova a
volare. E noi aleggiamo in un mondo senza confini, in un cielo non
sempre pieno di stelle, in un'aria che tersa non è più. Guardiamo
figure e ci stupiamo. Stupirsi è ciò che resta.
venerdì 14 giugno 2013
15 giugno: Germana
In un
tempo di solstizi impazziti, e di macchie solari minacciose, sembra
che le stagioni siano diventate un intercalare lento di parole senza
senso. In attesa dell'estate che verrà, resta il freddo dentro. Non
è questione di coprire corpi e volti e santi, ma scoprire il buco
nero del nostro io, quello in cui si precipita se non si prova a
volare. E noi aleggiamo in un mondo senza confini, in un cielo non
sempre pieno di stelle, in un'aria che tersa non è più. Guardiamo
figure e ci stupiamo. Stupirsi è ciò che resta.
giovedì 13 giugno 2013
14 giugno: Eliseo
In un
tempo di solstizi impazziti, e di macchie solari minacciose, sembra
che le stagioni siano diventate un intercalare lento di parole senza
senso. In attesa dell'estate che verrà, resta il freddo dentro. Non
è questione di coprire corpi e volti e santi, ma scoprire il buco
nero del nostro io, quello in cui si precipita se non si prova a
volare. E noi aleggiamo in un mondo senza confini, in un cielo non
sempre pieno di stelle, in un'aria che tersa non è più. Guardiamo
figure e ci stupiamo. Stupirsi è ciò che resta.
mercoledì 12 giugno 2013
13 giugno: Antonio
In un
tempo di solstizi impazziti, e di macchie solari minacciose, sembra
che le stagioni siano diventate un intercalare lento di parole senza
senso. In attesa dell'estate che verrà, resta il freddo dentro. Non
è questione di coprire corpi e volti e santi, ma scoprire il buco
nero del nostro io, quello in cui si precipita se non si prova a
volare. E noi aleggiamo in un mondo senza confini, in un cielo non
sempre pieno di stelle, in un'aria che tersa non è più. Guardiamo
figure e ci stupiamo. Stupirsi è ciò che resta.
martedì 11 giugno 2013
12 giugno: Guido
In un
tempo di solstizi impazziti, e di macchie solari minacciose, sembra
che le stagioni siano diventate un intercalare lento di parole senza
senso. In attesa dell'estate che verrà, resta il freddo dentro. Non
è questione di coprire corpi e volti e santi, ma scoprire il buco
nero del nostro io, quello in cui si precipita se non si prova a
volare. E noi aleggiamo in un mondo senza confini, in un cielo non
sempre pieno di stelle, in un'aria che tersa non è più. Guardiamo
figure e ci stupiamo. Stupirsi è ciò che resta.
lunedì 10 giugno 2013
11 giugno: Barnaba
In un
tempo di solstizi impazziti, e di macchie solari minacciose, sembra
che le stagioni siano diventate un intercalare lento di parole senza
senso. In attesa dell'estate che verrà, resta il freddo dentro. Non
è questione di coprire corpi e volti e santi, ma scoprire il buco
nero del nostro io, quello in cui si precipita se non si prova a
volare. E noi aleggiamo in un mondo senza confini, in un cielo non
sempre pieno di stelle, in un'aria che tersa non è più. Guardiamo
figure e ci stupiamo. Stupirsi è ciò che resta.
giovedì 6 giugno 2013
4 giorni. 4 santi. 4 volti
sabato 1 giugno 2013
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